Lambrate è conosciuta come la capitale del rugby milanese con ben
tre storiche squadre aventi sede nel quartiere: stiamo parlando di A.S.Rugby Milano, Rugby Grande Milano e
Union Rugby. Le partite si svolgono nei centri sportivi Crespi e Giuriati
(in zona città studi), ma ora Lambrate può godere di un terzo campo da rugby che verrà inaugurato
sabato 12 aprile in via Licata ovvero in pieno Parco Lambro. È il nuovo
campo a fruizione libera che in occasione dell’apertura della terza
edizione di “Rugby nei parchi” verrà
intitolato a Cesare Ghezzi,
indimenticato capitano della nazionale di rugby e fondatore della società Chicken Rugby Milano.
Un campo da rugby ad accesso libero, quindi, gratuito e senza limiti di orario per chiunque abbia voglia di
giocare: dai bambini agli adulti, dai maschi alle femmine, dai professionisti agli
atleti disabili. Il campo, su proposta del Consiglio di Zona 3 verrà dedicato a Cesare Ghezzi “in considerazione di una
personalità che ha dato lustro a Milano e al rugby nazionale, incarnando il
concetto di sport come fondamentale strumento di formazione delle giovani
generazioni, di coesione sociale e di benessere”.
“Una città dove si gioca a rugby è una città più sana, più sociale e più leale
– ha detto il sindaco di Milano Giuliano
Pisapia – è questa la convinzione che ha portato in questi anni
l’Amministrazione a investire risorse importanti per rendere più accessibile
questo sport ai milanesi, in particolare giovani e giovanissimi, che vi si
avvicinano”. E proprio ai giovanissimi è dedicata l’iniziativa “Rugby nei parchi” che comincia proprio sabato 12 aprile dal campo nel Parco Lambro. A partire dalle 13.30 si
raduneranno decine di bambini e ragazzi pronti a darsi battaglia sul campo
grazie anche al contributo delle associazioni sportive dilettantistiche Rugby
Milano, Amatori Rugby, Amatori Rugby Junior, CUS Milano Rugby, Union Rugby e
Chicken Rugby. All’evento parteciperanno anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e l’assessore
allo sport Chiara Bisconti.

“E chi, come me, ha sentito l’acre odore della mischia, ha provato l’ebbrezza
della conquista della palla in touche, o gli istanti di smarrimento dopo un knock-down
bestiale o la gioia di vedere i ¾ scatenarsi a seguito di una palla
disperatamente strappata agli avversari in mischia aperta, può capire, forse […]
dove i padri di famiglia inviano i loro figli ad affondare la faccia nel fango,
a sventare un pericolo improvviso con una placcata bruciante, ad abituare le
loro costole alle gomitate nelle rimesse laterali, a determinare, nel vivo
della lotta, dove finisce il loro diritto e inizia quello degli avversari. In
poche parole ad apprendere come si diventa uomini…”
Sono molto cententa di questa iniziativa, ma credo che viste le condizioni pietose in cui si trova da anni il campo del Crespi, sarebbe più sensato se il campo inaugurato il 12 fosse poi messo a disposizione delle gare ufficiali, o ancora meglio se oltre a quello si facesse un lavoro serio per rendere il Crespi un campo da rugby e non una sassaia impolverata o in caso di pioggia una pozza di fango melmoso.
RispondiEliminaEh sul Crespi ce ne sarebbero di cose da dire...e presto vi aggiorneremo sulla questione della gestione del centro sportivo!! Purtroppo temo che per lavori di ristrutturazione (che servirebbero anche sugli altri impianti e non solo sul campo da rugby) ci sarà da aspettare il passaggio di consegna da MilanoSport a una nuova proprietà concessionaria.
EliminaComunque accolgo l'obiezione sul campo da rugby, anche se quella dell'apertura di un nuovo campo rimane di per sé una bella notizia. La speranza è che il campo non venga presto dimenticato dall'Amministrazione, ma venga seguito e tenuto in buone condizioni.
Non vedo l'ora di avere info sulla gestione del Crespi. Attendo con ansia!
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