Della casa
occupata in via Bistolfi avevamo già parlato lo scorso novembre (LINK) in seguito
alle minacce di sgombero forzato da parte del neo leader della Lega Nord Matteo
Salvini. Ai tempi si parlava di “situazione insostenibile” con l’esasperazione
di residenti e non solo che aveva raggiunto il limite. Fortunatamente le
scalmane di Salvini si sono placate, ma il degrado nello stabile in costruzione
alle porte del quartiere Ortica c’è ancora. Finalmente l’Amministrazione
comunale sembra aver trovato l’accordo con la proprietà per intervenire in
tempi brevi.
A comunicarlo
è direttamente l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco
Granelli, in comune assenso con il delegato alla Sicurezza del Consiglio di
Zona 3 Adalberto Muzio. Lo sgombero dello stabile avverrà presto (si dice entro la prima metà di aprile) e
successivamente partiranno i lavori di riqualificazione del palazzo con opere
di pulizia, bonifica, derattizzazione e messa in sicurezza. Costo del
pacchetto? Si calcola sarà sui 100 mila euro divisi equamente fra Banca
Intesa (proprietaria dell’immobile) e Comune di Milano che spera di
recuperare i soldi grazie alla futura vendita dell’immobile.
È la
speranza di tutti per l’esito di una storia come tante che vede un’impresa
edilizia fallire e lasciare il lavoro a metà. Successe due anni fa in via
Bistolfi angolo via Cima e, com’era prevedibile, gli spazi vuoti della casa vennero
occupati. Oggi, da circa un anno e mezzo, nello stabile in costruzione (si fa per dire) vive una variegata
popolazione composta da rom, immigrati e senzatetto, disperati che vivono in
condizioni inumane fra topi e sporcizia. Che fine faranno queste persone
dopo lo sgombero? Ovviamente il l’Amministrazione garantisce “l’accoglienza
alle famiglie con minori secondo la normativa in vigore”, degli altri chissà.
Epilogo:
per quanto ancora dovremo leggere sui giornali di case occupate e sgomberi
forzosi? Perché a Milano ci sono più di 20mila case vuote e migliaia di
senzatetto, famiglie sfrattate e altre in lista per un alloggio popolare? Non capisco
la relazione…
La giunta Pisapia
sta lavorando per istituire un nuovo regolamento edilizio che dia la
possibilità all’amministrazione di intervenire con più velocità ed efficacia in
casi come questo. Secondo l’assessore Granelli, però, questo sforzo è
vanificato dall’ostruzionismo del centrodestra: insomma, il solito pantano politico.
A riguardo
vi invito a leggere questo articolo di Luca Gibillini (consigliere di Sel) http://milanesi.corriere.it/2014/01/08/edifici-abbandonati-se-la-proprieta-non-ci-pensa-deve-intervenire-il-comune/
e questo
articolo che riporta la lettera integrale dell’assessore Granelli
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